Trasporto stradale. La Commissione deferisce Cipro, Portogallo e Paesi Bassi alla Corte di Giustizia per mancato adempimento dei propri obblighi

In data 14 maggio 2020, la Commissione europea ha deciso di deferire Cipro, Portogallo e Paesi Bassi alla Corte di giustizia per non aver aggiornato la connessione dei propri registri elettronici nazionali degli autotrasportatori alla nuova versione del sistema di scambio di messaggi denominato ERRU (European Registers of Road Transport Undertakings) entro il 30 gennaio 2019, così come richiesto dal Regolamento di esecuzione 2016/480.

Il sistema ERRU da seguito all’obbligo per gli Stati membri, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1071/2009, di adottare tutte le misure necessarie per garantire che i registri elettronici nazionali siano interconnessi e accessibili in tutta l’Unione. Entrato invigore dal 1 gennaio 2013, il sistema ERRU è uno strumento essenziale per garantire l’applicazione della legislazione europea, in quanto consente lo scambio tra gli Stati membri delle informazioni relative alle imprese di trasporto su strada stabilite all’interno dell’Unione, che a sua volta garantisce un controllo più approfondito da parte delle autorità competenti.

L’implementazione della nuova versione di ERRU richiede che gli Stati membri adattino i propri sistemi a livello nazionale, completando la connessione e svolgendo dei test preliminari secondo le istruzioni impartite dalla Commissione. Non avendo Cipro, Portogallo e Paesi Bassi adempiuto ai propri obblighi, nel luglio 2019 la Commissione aveva inviato loro una lettera di costituzione in mora, cui aveva fatto seguito il parere motivato del novembre 2019. Tuttavia, poiché gli Stati membri interessati non si sono attivati nei successivi 2 mesi, la Commissione ha deciso di deferirli alla Corte di giustizia.

Marco Stillo

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