Trasporto combinati di merci. La valutazione d’impatto della Commissione
In data 19 agosto 2021, la Commissione ha pubblicato la sua valutazione d’impatto sulla cosiddetta “Direttiva sui trasporti combinati” al fine di incrementare le possibilità e il livello delle misure di sostegno estendendole ad un insieme più ampio di operazioni e di incentivare gli operatori ad utilizzare sempre più il trasporto multimodale o intermodale nell’Unione in vista di una maggiore sostenibilità del sistema dei trasporti, riducendone così le esternalità negative e raggiungendo gli obiettivi del Green Deal europeo.
La Direttiva era stata adottata per affrontare i problemi crescenti relativi alla congestione stradale, all’ambiente e alla sicurezza stradale e per sostenere il passaggio dal trasporto merci su strada verso modalità di trasporto a basse emissioni. Non essendosi dimostrata pienamente efficace né in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati, nel 2017 la Commissione aveva presentato una proposta di revisione, successivamente ritirata in data 29 settembre 2020 per mancanza di accordo tra le istituzioni europee.
La valutazione d’impatto illustra tre opzioni per un significativo aumento di modalità di trasporto più sostenibili. Più particolarmente, la Commissione valuterà se i) estendere il sostegno previsto dalla Direttiva a tutte le operazioni intermodali o multimodali che prevengano talune esternalità negative rispetto al trasporto solo su strada basato su un metodo di calcolo comune, ii) introdurre un obbligo per cui le misure di sostegno che devono essere adottate dagli Stati Membri devono essere scelte sulla base di un’analisi e pianificazione costante del sistema di trasporto, consentendo in tal modo di valutarne anche l’efficienza, e iii) predisporre un certo numero di misure armonizzate obbligatorie, come il sostegno ai costi di trasbordo o relativo alle unità di carico nel trasporto intermodale fornite agli spedizionieri/operatori logistici.
Gli stakeholders avranno ora tempo fino al 16 settembre 2021 per condividere le loro opinioni sulle suddette opzioni, che saranno poi utilizzate dalla Commissione per stabilire un piano di attuazione che aiuti gli Stati Membri a superare le sfide tecniche e di conformità individuate.
Marco Stillo