Dando seguito al parere degli esperti per la sicurezza aerea degli Stati membri riuniti sotto l’egida del Comitato sicurezza aerea dell’Unione (EU Air Safety Committee, ASC), in data 2 giugno 2020 la Commissione ha aggiornato l’elenco per la sicurezza aerea dell’Unione europea, una lista delle compagnie aeree che non rispettano gli standard internazionali sulla sicurezza e che, perciò, sono soggette a restrizioni operative all’interno dell’Unione.

Introdotte allo scopo di garantire il massimo livello di sicurezza aerea per i cittadini europei e per tutti gli altri passeggeri che viaggiano all’interno dell’Unione, le regole dell’elenco si applicano a tutte le compagnie aeree a prescindere dalla loro nazionalità e limitatamente al trasporto aereo commerciale, ossia il trasporto aereo di passeggeri e merci dietro pagamento o a fini di noleggio, rimanendone esclusi pertanto i voli privati ​​e non commerciali. Più particolarmente, qualora la Commissione o uno Stato membro siano in grado di dimostrare le gravi carenze in termini di sicurezza imputabili ad una compagnia aerea o alla sua autorità di vigilanza, l’elenco verrà aggiornato per includere tale compagnia aerea o tutte le compagnie aeree di quel determinato Stato. Tuttavia, l’inserimento nell’elenco non è definitivo, in quanto gli Stati e le compagnie aeree possono essere rimossi tramite apposita richiesta alla Commissione e dietro prova di una sufficiente capacità di applicare gli standard di sicurezza internazionali.

Dopo il nuovo aggiornamento, con cui sono state inserite tutte le compagnie aeree certificate in Armenia e si è proceduto ad una revisione di quelle nella Repubblica del Congo, nella Repubblica democratica del Congo, nel Kirghizistan, in Libia, in Nepal e in Sierra Leone, l’elenco comprende ora 96 compagnie interdette dai cieli dell’Unione. Inoltre, ad altre 3 compagnie sono state imposte restrizioni operative, e sarà loro concesso di volare nell’Unione solamente con determinati tipi di aeromobili.

Marco Stillo