Trasporti europei. La Commissione adotta un piano d’emergenza

Tenendo conto degli insegnamenti tratti dalla pandemia di coronavirus, e delle sfide che l’Unione ha dovuto affrontare dall’inizio dell’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina, in data 23 maggio 2022 la Commissione ha adottato un piano d’emergenza per rafforzare la resilienza dei trasporti europei, profondamente colpiti da entrambe le crisi.

Per contenere la pandemia, infatti, sono state adottate diverse misure che hanno limitato gli spostamenti internazionali e nazionali quali, tra le altre, la chiusura dei trasporti pubblici e delle frontiere. La guerra e le sanzioni, inoltre, hanno creato numerose sfide anche per i trasporti dell’Unione, con camionisti bloccati in zone di conflitto, la chiusura dello spazio aereo russo, la distruzione delle infrastrutture di trasporto ucraine e l’interruzione delle catene di approvvigionamento. Di conseguenza, dando seguito alla Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente il piano di emergenza propone un pacchetto di strumenti per affrontare qualsiasi tipo di crisi del settore dei trasporti, introducendo principi guida atti ad assicurare che le misure di risposta siano proporzionate, trasparenti, non discriminatorie ed in grado di garantire che il mercato unico continui a funzionare correttamente.

Più particolarmente, il piano si articola in una serie di 10 misure che, spaziando da azioni preparatorie a più lungo termine a strumenti che possono essere utilizzati nel breve-medio periodo, mirano a garantire una migliore preparazione per una risposta rapida a qualsiasi incidente o evento capace di causare gravi perturbazioni al sistema dei trasporti dell’Unione. Nello specifico, tali azioni consistono nel i) rendere le norme europee in materia di trasporti adatte alle situazioni di crisi, ii) garantire un sostegno adeguato al settore dei trasporti, iii) garantire la libera circolazione delle merci, dei servizi e delle persone, iv) gestire i flussi di rifugiati e il rimpatrio dei passeggeri e dei lavoratori del settore dei trasporti rimasti bloccati, v) garantire una connettività minima dei trasporti e la protezione dei passeggeri, vi) condividere informazioni sui trasporti, vii) rafforzare il coordinamento della politica in materia di trasporti, viii) rafforzare la cibersicurezza, ix) mettere alla prova la risposta alle emergenze nel settore dei trasporti, e x) cooperare con i partner internazionali.

Marco Stillo

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