Sicurezza ferroviaria e interoperabilità. La Commissione esorta Germania e Polonia a recepire pienamente le norme europee

In data 26 gennaio 2023, la Commissione ha esortato la Germania e la Polonia ad attuare correttamente le norme in materia di sicurezza ferroviaria e interoperabilità di cui alla Direttiva (UE) 2016/797 e alla Direttiva (UE) 2016/798, il cui termine di recepimento, prorogabile di un anno, era previsto per giugno 2019.

Entrambe le direttive rientrano nel c.d. “quarto pacchetto ferroviario”, un insieme di 6 atti normativi europei che mirano a completare il mercato unico dei servizi ferroviari (spazio ferroviario europeo unico) attraverso 2 pilastri, ossia i) quello relativo al mercato, che completerà il processo di graduale apertura avviato con il primo pacchetto ferroviario prevedendo il diritto per le imprese ferroviarie stabilite in uno Stato membro di gestire tutti i tipi di servizi passeggeri ovunque nell’Unione, e ii) quello tecnico, concepito per rafforzare la competitività del settore ferroviario riducendo in modo significativo i costi e gli oneri amministrativi per le imprese ferroviarie che desiderano operare in tutta Europa. Nello specifico, le due direttive hanno introdotto modalità più rapide e meno costose per ottenere la certificazione del materiale ferroviario da utilizzare in diversi Stati membri, eliminando gli ostacoli tecnici e operativi non necessari per agevolare il traffico ferroviario transfrontaliero.

Mentre la Polonia non ha ancora notificato alla Commissione il pieno recepimento delle direttive nel diritto nazionale, la Germania non ha applicato tutti i requisiti a tutte le sue reti regionali. Di conseguenza, la Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora alla Germania, per rispondere alle quali quest’ultima dispone ora di due mesi. Facendo seguito alle lettere di costituzione in mora inviate nel novembre 2020, invece, la Commissione ha inviato alla Polonia dei pareri motivati, rispetto ai quali anche quest’ultima dispone di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie.

Marco Stillo

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