In data 9 dicembre 2019, la Commissione ha aggiornato l’elenco per la sicurezza aerea dell’Unione europea, una lista dei veicoli aerei extra-europei che non rispettano gli standard internazionali sulla sicurezza e ha lo scopo di garantire il massimo livello di sicurezza aerea per i cittadini europei e per tutti gli altri passeggeri che viaggiano nell’Unione europea.

L’elenco aggiornato contiene ora 115 compagnie aeree interdette dai cieli dell’Unione, tra cui 109 per la mancata sorveglianza della sicurezza da parte delle autorità aeronautiche degli Stati nei quali sono certificate e 6 compagnie aree singole per timori legati alla sicurezza delle compagnie stesse. Inoltre, altre tre compagnie aeree sono soggette a restrizioni operative e sono autorizzate a volare nell’UE solo con determinati tipi di aeromobili. L’aggiornamento incide positivamente sulle compagnie aree certificate nella Repubblica Gabonese, poiché sono state depennate dall’elenco in seguito a un miglioramento della situazione della sicurezza aerea nel Paese. Il comitato armeno dell’aviazione civile è stato invece sottoposto a un controllo più intenso in seguito a segnali di una riduzione della sorveglianza della sicurezza. 

La valutazione dell’elenco è stata effettuata in base alle norme internazionali di sicurezza e, in particolare, alle norme adottate dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (International Civil Aviation Organization, ICAO). L’aggiornamento si basa sul parere degli esperti per la sicurezza aerea degli Stati membri, assistito dal Comitato per la sicurezza aerea dell’UE (EU Air Safety Committee, ASC), il quale è presieduto dalla Commissione europea con il sostegno dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (AESA), nonché della commissione trasporti del Parlamento europeo. 

Nel corso del 2020, la Commissione, la quale collabora costantemente con le autorità aereonautiche nazionali al fine di elevare gli standard di sicurezza globali, metterà in atto tramite l’AESA due progetti di cooperazione con l’Angola e il Mozambico per migliorare i loro sistemi di sorveglianza della sicurezza.

Esmeralda Dedej