Rifiuti marini: la Commissione apre una pubblica consultazione
A seguito di una recente valutazione condotta nell’ambito del programma REFIT (Regulatory Fitness and Performance Programme), la Commissione europea ha individuato alcuni limiti nell’applicazione della direttiva 2000/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2000, relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico (la “direttiva”), che rendono l’attuale sistema non ottimale nonostante gli effetti positivi che la sua applicazione ha già comportato.
La direttiva è stata scritta sulla base dei principi affermati dalla Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (anche detta “MARPOL”) al fine di assicurare che i porti degli Stati membri si dotassero di adeguati impianti di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i loro residui di carico non riversabili in mare, cercando così di contrastare il fenomeno dei rifiuti marini prodotti dalle navi, un obiettivo che la Commissione ha intenzione di intensificare con la revisione della direttiva.
Tutti i cittadini e le organizzazioni interessate sono invitati a partecipare alla consultazione rispondendo al questionario online predisposto dalla Commissione al fine di esprimere la propria opinione in merito all’appropriatezza dell’attuale quadro normativo, ai problemi identificati dalla Commissione e alle risposte preliminari elaborate dalla Commissione durante i lavori preparatori per la revisione della direttiva.
Il questionario (disponibile al seguente LINK) deve essere inviato alla Commissione entro il 16 ottobre 2016. I soggetti specializzati o con interessi professionali nei settori di cui si occupa la consultazione appena illustrata, sono invitati a presentare eventuali specifiche posizioni o argomentazioni scritte all’indirizzo email mailto:MOVE-D2-CONSULTATION-PRF@ec.europa.eu.