Pubblicato il regolamento UE sull’accesso al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria
Il 3 marzo 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il regolamento (UE) 2017/352, del 15 febbraio 2017, che istituisce un quadro normativo per la fornitura di servizi portuali e norme comuni in materia di trasparenza finanziaria dei porti.
Ai sensi dell’art 1, comma 2, del regolamento (UE) 2017/352, lo stesso si applica alla fornitura delle seguenti categorie di servizi portuali, sia all’interno dell’area portuale, sia sulle vie navigabili di accesso al porto: rifornimento di carburante, movimentazione merci, ormeggio, servizi passeggeri, raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico, pilotaggio e servizi di rimorchio.
Prevedendo, dei requisiti minimi per la fornitura di servizi portuali sotto diversi aspetti, dalla qualifica professionale del singolo prestatore di servizi portuali fino ad una conformità ai requisiti ambientali locali, nazionali, dell’Unione e internazionali. Il quadro normativo introdotto dal Regolamento, cerca altresì di assicurare la trasparenza delle relazioni finanziarie tra autorità pubbliche ed enti di gestione dei porti, o altri enti che forniscono servizi portuali per conto degli stessi.
Il regolamento (UE) 2017/352 è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Esso si applicherà a decorrere dal 24 marzo 2019.
L’ECSA, l’associazione europea degli armatori, ha espresso alcune perplessità in merito al regolamento. Il suo Segretario Generale, Patrick Verhoeven, aveva affermato che la proposta ora definitivamente adottata “non coglie alcuni dei problemi dell’accesso al mercato dei porti, che gli armatori devono fronteggiare. Nonostante ciò, dopo quindici anni dall’inizio della discussione abbiamo una prima legge europea sui porti, dobbiamo vederla come un primo passo verso un’efficace sistema di autostrade del mare”. In particolare ECSA sottolinea come per lo short sea shipping, che effettua scali frequenti, l’efficienza dei servizi portuali sia di fondamentale importanza, per questo motivo si esorta la Commissione europea “a compiere ulteriori sforzi per assicurare che questo settore possa esprimere il suo potenziale”.
Per maggiori informazioni relative al presente regolamento si veda il nostro articolo del 16 gennaio 2017.
Davide Scavuzzo