Mobilità pulita. Dal 2020 in vigore un nuovo limite massimo per lo zolfo dei combustibili per uso marino nella lotta all’inquinamento
Poiché i trasporti marittimi hanno un impatto diretto sulla qualità dell’aria in molte città costiere europee e i gas di scarico delle navi costituiscono una fonte importante di inquinamento atmosferico, fin dal 2012 l’Unione europea ha agito con decisione per ridurre il tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo, adottando la cosiddetta Direttiva sul tenore di zolfo. Le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) prodotte dai motori a combustione delle navi, infatti, causano le piogge acide e generano polveri sottili che possono portare a malattie respiratorie e cardiovascolari e ad una riduzione dell’aspettativa di vita.
Riveduta nel 2016, la Direttiva ha integrato nel diritto dell’Unione le nuove norme stabilite dall’Organizzazione marittima internazionale (International Maritime Organization, IMO), che aveva prefissato il 2020 come data per l’entrata in vigore del limite massimo dello 0,5% di zolfo a livello globale. Inoltre, in alcuni ecosistemi particolarmente fragili come il Mar Baltico e il Mare del Nord, designati come “zone di controllo delle emissioni di ossidi di zolfo” (Sulphur Emission Control Areas, SECA), il tenore massimo di zolfo consentito era stato ridotto allo 0,10% già nel 2015, il che aveva più che dimezzato la concentrazione di biossido di zolfo a beneficio della salute delle persone nelle regioni costiere e nei porti e con un minimo impatto economico complessivo sul settore.
Più in generale, L’Unione europea si è adoperata per svolgere un ruolo attivo nella lotta contro le emissioni marittime sia entro i propri confini che su scala mondiale. Ad esempio, essa ha svolto un ruolo di mediazione determinante per la conclusione di un accordo volto a ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo di almeno il 50% entro il 2050. Inoltre, al fine di contrastare l’inquinamento da plastica nei nostri oceani, l’Unione ha adottato nuove norme sugli impianti portuali di raccolta, che assicurano che i rifiuti generati a bordo di imbarcazioni o recuperati in mare siano raccolti e trattati nei porti.
Vista la positiva attuazione dei limiti ECA (Emission Control Area, zone di controllo delle emissioni), si attendono risultati analoghi dall’introduzione del limite massimo per il tenore di zolfo a livello globale, con il recente Green Deal europeo, presentato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel dicembre 2019, che definisce ulteriori azioni volte ad accrescere la sostenibilità dei trasporti marittimi.
Marco Stillo