L’Unione europea ed il Qatar hanno raggiunto un accordo sui servizi aerei

Il 4 marzo 2019 è stato siglato un accordo sui servizi aerei tra l’Unione europea e il Qatar. 
I negoziati si sono svolti a partire da settembre 2016, coinvolgendo osservatori degli Stati membri e parti interessate. Come dichiarato dalla Commissaria europea per i Trasporti, Violeta Bulc, si tratta del primo accordo ad essere concluso dall’Unione nell’ambito della Strategia europea per l’aviazione adottata nel 2015.

L’accordo, che garantirà standard elevati per questioni quali la sicurezza o la gestione del traffico aereo, rappresenta un deciso passo in avanti rispetto ai 27 accordi bilaterali già sottoscritti con i singoli Stati membri, che consentono a più di 7 milioni di passeggeri all’anno di muoversi tra Unione europea e Qatar. Infatti, nessuno di questi accordi si era mai spinto fino ad includere questioni ambientali e ad impegnare le parti a migliorare le politiche sociali ed occupazionali. Inoltre, sono previste regole a tutela della concorrenza, dirette ad evitare abusi e comportamenti scorretti. 

L’accordo prevede un’apertura graduale del mercato del trasporto aereo, per un periodo di cinque anni, nei confronti di quegli Stati membri (Belgio, Germania, Francia, Italia e Paesi Bassi) che non hanno ancora liberalizzato i collegamenti diretti per i passeggeri. Inoltre, le transazioni commerciali verranno agevolate, mediante l’abolizione del precedente obbligo per le compagnie europee di operare esclusivamente a mezzo di uno sponsor locale. Al fine di garantire la realizzazione di tali obiettivi, verrà stabilito un luogo di incontro comune per la discussione delle eventuali problematiche applicative ed è promosso il ricorso a rapidi rimedi di risoluzione delle controversie.

L’accordo porterà benefici significativi a tutte le parti interessate. Secondo uno studio economico indipendente condotto per conto della Commissione europea, infatti, il nuovo accordo porterà, entro il 2025, ad un aumento degli affari pari a 3 miliardi di euro, oltre che alla creazione di circa 2000 nuovi posti di lavoro.

Sara Capruzzi

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