Lufthansa, Air Berlin e Alitalia. Cambi di proprietà e nuove prospettive nell’aviazione europea
Il 13 ottobre 2017, la compagnia aerea Lufthansa (Deutsche Lufthansa AG) ha annunciato di aver firmato il contratto per l’acquisizione di NIKI Luftfahrt GmbH (NIKI) e Luftfahrtgesellschaft Walter mbH (LGW). L’operazione è finalizzata ad aumentare la capacità operativa di Eurowings, la compagnia aerea low cost del gruppo Lufthansa, apportando più di 30 aeromobili Airbus A320 e circa 1700 lavoratori. L’acquisizione si pone nell’ambito del programma di espansione di Eurowings che mira a dotarsi di una flotta di 210 velivoli, di cui 21 a lungo raggio, rendendola la terza più grande compagnia aerea point-to-point in Europa. Il numero dei dipendenti salirà dagli attuali 7.000 fino a 10.000 e si prevede un aumento di 80.000 voli e 12 milioni di passeggeri all’anno.
Il buon esito dell’acquisizione, il cui costo è stato fissato a circa 210 milioni di euro, è condizionato dall’approvazione delle competenti Autorità garanti della concorrenza.
Poco dopo l’annuncio dell’operazione conclusa con Air Berlin, Lufthansa ha altresì confermato il suo interesse per la compagnia aerea italiana Alitalia, ma non nella sua forma attuale. Lufthansa sarebbe infatti interessata soltanto a una parte del network globale di Alitalia e al business europeo point-to-point. Un simile interesse è stato espresso anche dalla compagnia low cost EasyJet, nonostante il Governo italiano sembrerebbe preferire una vendita integrale della compagnia attualmente posseduta al 51% da CAI – Compagnia Aerea Italiana e al 49% da Etihad Airways.
Davide Scavuzzo