L’Agenzia europea per la sicurezza marittima ha pubblicato dei nuovi orientamenti in materia di bunkeraggio GNL
Il gas naturale liquefatto rappresenta un combustibile alternativo adottato sempre più di frequente nel settore del trasporto marittimo. Si tratta di gas naturale che subisce un processo di condensamento ad una temperatura di circa -120°/-170° C. Il suo utilizzo in alternativa a quello dei carburanti derivati dal petrolio offre grandi vantaggi dal punto di vista ambientale, con una riduzione immediata e sostanziale delle emissioni di ossidi solforosi, particolato e ossidi di azoto. Il gas naturale è ampiamente disponibile in natura e la densità energetica del GNL è comparabile a quella del petrolio e dei carburanti diesel. Tutte queste caratteristiche, insieme all’avanzamento tecnologico che ha permesso di progettare e realizzare navi e serbatoi in grado di trasportare il GNL e motori in grado di sfruttarlo efficientemente, hanno reso l’adozione di questo tipo di carburante sempre più diffusa e in continua crescita grazie alle commesse navali in fase di costruzione o progettazione.
L’utilizzo di GNL, tuttavia, presenta ancora notevoli sfide. Oltre al problema del suo immagazzinamento a bordo, vanno citati gli alti costi degli investimenti in questo settore, le infrastrutture per il rifornimento (bunkering) non ancora abbastanza sviluppate e i problemi di sicurezza legati al basso punto di infiammabilità del gas naturale insieme alla natura criogenica del GNL. Inoltre, il GNL è composto principalmente da gas metano, il cui impatto sul cambiamento climatico è 25 volte più potente rispetto a quello dell’anidride carbonica nell’arco di un periodo di 100 anni, sarà dunque necessario assicurare che in tutto il ciclo di vita del GNL, dall’estrazione al suo utilizzo finale, non ci siano rilasci di metano nell’atmosfera.
I soggetti impegnati ad assicurare lo sviluppo del GNL come carburante alternativo per il trasporto marittimo sono numerosi, così come sono numerose le norme e le linee guida da prendere in considerazione. Per questo motivo l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (AESM) ha deciso di scrivere questi orientamenti in stretta collaborazione con le autorità portuali, le amministrazioni, i fornitori di gas, i rappresentanti governativi e il sottogruppo di esperti dedicati al GNL dell’European Sustainable Shipping Forum (ESSF). Anche i porti e gli altri stakeholder hanno potuto contribuire alla redazione del documento grazie alla loro partecipazione a un sondaggio online. Il risultato è un documento di natura sia informativa che di orientamento per fornire alle autorità portuali e alle amministrazioni tutti i dati e i riferimenti normativi utili a sviluppare e gestire sistemi di rifornimento GNL.
Gli orientamenti AESM sui sistemi di rifornimento di GNL sono disponibili, in inglese, al seguente LINK.
Davide Scavuzzo