La Commissione Europea mira a rendere più sicuro il settore dei droni

In data 16 giugno 2017, la SESAR, il cui ruolo è quello di sviluppare un nuovo sistema europeo di gestione del traffico aereo, ha presentato un progetto per fare uso di droni a bassa quota in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente. Il cosiddetto “U-Space” riguarda lo spazio aereo con un’altitudine fino a 150 metri e apre la strada al forte e dinamico mercato europeo dei droni.

I principi fondamentali delineati dal progetto riguardano:

  • la sicurezza (i livelli di sicurezza a bassa quota saranno gli stessi dell’aviazione tradizionale);
  • l’automaticità (il sistema fornirà informazioni per droni autonomi o altamente automatizzati al fine di volare in sicurezza e per evitare gli ostacoli e le collisioni);
  • l’operatività (entro il 2019 i servizi di base come la registrazione, l’identificazione elettronica e il geo-fencing dovranno essere operativi).

I droni potranno essere impiegati per la fornitura di servizi nelle aree urbane, per la raccolta di dati, per le ispezioni infrastrutturali, per l’agricoltura di precisione, per il trasporto e la logistica. Si stima che entro il 2035 il mercato dei droni avrà un valore di 10 miliardi di euro.

Per l’attuazione di questo progetto e di questa ambiziosa strategia di aviazione è richiesto un quadro legislativo efficace che possa favorire la leadership europea e la competitività. Infatti, nei prossimi mesi, il Parlamento Europeo e il Consiglio dovranno adottare una nuova normativa riguardante la sicurezza aerea per i droni. Inoltre, la Commissione europea finanzierà una serie di progetti incentrati sull’integrazione dei droni nel sistema aereo.

 

Davide Scavuzzo

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