La Commissione Europea e la strada verso un sistema di trasporto a basse emissioni

Nel novembre 2019, la Commissione ha pubblicato un documento riguardante la nuova Piattaforma dei Gestori delle Infrastrutture Ferroviarie in Europa (Platform of Rail Infrastructure Managers in Europe, PRIME), con la quale intende contribuire a mitigare i cambiamenti climatici nel vecchio continente. PRIME, in particolare, è stata istituita nel 2013 dalla Direzione Generale della Mobilità e dei Trasporti (DG MOVE) e dai responsabili delle infrastrutture ferroviarie al fine di realizzare uno spazio ferroviario europeo unico, migliorare la cooperazione transfrontaliera e rendere la mobilità all’interno dell’Unione più sostenibile. 

Attraverso il proprio documento, che riporta di un aumento degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili da parte di alcuni Paesi dell’Unione quali Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Germania e Austria, e grazie al contributo cruciale responsabili delle infrastrutture ferroviarie, la Commissione mira a decarbonizzare il sistema dei trasporti e a raggiungere un’economia circolare, garantendo dunque l’ecosostenibilità attraverso il riutilizzo o il riciclo dei componenti delle infrastrutture (rotaie, alimentatori, catenarie). 

L’obiettivo ultimo della Commissione è quello di cambiare gli attuali modelli di trasporto e rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050. Pertanto, è necessario focalizzarsi in modo particolare sulle linee esistenti, ed in particolare sulla possibilità di aumentarne le capacità attraverso la digitalizzazione. A tale scopo il riesame, attualmente in corso, del regolamento 913/2010rappresenta un’opportunità per tutto il settore per identificare quei miglioramenti che consentirebbero ai responsabili delle infrastrutture di meglio soddisfare le esigenze della clientela.

Marco Stillo

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