La Commissione europea apre un‘indagine approfondita sui presunti aiuti di Stato italiani alla compagnia aerea Alitalia
In data 23 aprile 2018 la Commissione europea ha aperto un‘indagine approfondita per valutare se il prestito di 900 milioni di euro ricevuto dalla compagnia aerea Alitaliaè conforme alla normativa europea in tema di aiuti alle imprese in difficoltà.
Sulla base della normativa europea in materia di aiuti di Stato, gli interventi pubblici a favore delle imprese possono essere considerati privi di elementi di aiuti di Stato se vengono effettuati nel rispetto delle condizioni che un operatore privato avrebbe accettato a condizioni di mercato. Se tale principio non viene rispettato, si ritiene generalmente che gli interventi pubblici conferiscono al beneficiario un vantaggio economico che i suoi concorrenti non hanno, e pertanto contengono elementi di aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Alitalia, compagnia aerea di proprietà del consorzio Compagnia Aerea Italiana – CAI(51%) ed Etihad Airways(49%), si trova in una situazione di crisi finanziaria da diversi anni. Il 2 maggio 2017, dopo che il personale della compagnia aerea ha respinto il piano sul taglio dei costi cui ha fatto seguito il rifiuto degli azionisti di procedere ad ulteriori finanziamenti, l’impresa è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria conformemente al diritto fallimentare italiano.
Nel periodo di amministrazione straordinaria lo Stato italiano ha concesso ad Alitaliaun prestito ponte di 600 milioni di euro nel maggio 2017, cui ha fatto seguito un ulteriore prestito di 300 milioni di euro nell’ottobre 2017. A seguito di varie denunce presentate alla Commissione nel 2017, in cui si sosteneva che il prestito concesso costituisse un aiuto di Stato, in contrasto con la normativa europea in materia, l’Italia ha notificato, nel gennaio 2018, il prestito di 900 milioni di euro come aiuto per il salvataggio, ai sensi degli Orientamentisugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.
Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: “È compito della Commissione garantire che i prestiti che gli Stati membri concedono alle imprese siano conformi alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato. Verificheremo se il prestito concesso ad Alitalia è conforme a tali norme.”
Considerata la durata del prestito, che va oltre i sei mesi previsti come limite massimo dagli orientamenti per i prestiti di salvataggio, e considerata anche l’entità del prestito rispetto alle effettive esigenze della compagnia, la Commissione è del parere che il finanziamento concesso possa costituire un aiuto di Stato.
Davide Scavuzzo