La Commissione europea approva gli aiuti di stato per il salvataggio della compagnia aerea Air Berlin

In data 15 agosto 2017, la Germania ha notificato alla Commissione europea la sua intenzione di concedere un prestito ponte per una somma di 150 milioni di euro alla compagnia aerea Air Berlin, che verrà fornito dall’ente creditizio tedesco Kfw.

Lo scopo del prestito è quello di consentire ad Air Berlin di continuare ad operare mentre conclude i negoziati in corso per la liquidazione del suo patrimonio. Alla fine del processo, quindi, Air Berlin dovrebbe cessare di operare e uscire dal mercato.

Nel valutare l’aiuto concesso, la Commissione ha tenuto conto del fatto che:

  • il prestito sarà versato in rate e a condizioni rigorose. In particolare, Air Berlin dovrà dimostrare settimanalmente i propri bisogni di liquidità e le nuove rate saranno versate solo quando sarà utilizzata tutta la liquidità già esistente;
  • la Germania si è impegnata a garantire che il prestito sarà completamente rimborsato, altrimenti presenterà un piano di liquidazione per Air Berlin.

Viste le condizioni rigorose legate al prestito, la sua breve durata e il fatto che la compagnia aerea dovrebbe cessare di operare alla fine di tale processo, in data 4 settembre 2017 la Commissione ha concluso che la misura è compatibile con le norme europee in materia di aiuti di Stato.

Gli aiuti per il salvataggio e per la ristrutturazione rientrano tra le tipologie di aiuti di Stato che maggiormente possono provocare una distorsione della concorrenza e, in base agli Orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà, possono essere pertanto concessi alle imprese solo quando sono esaurite tutte le altre opzioni di mercato e purché siano limitati nel tempo, nella portata e contribuiscano ad un obiettivo di interesse generale.

 

Sara Capruzzi

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