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La Corte di Giustizia sia pronuncia sull’irrogazione di una sanzione di importo forfettario per tutte le violazioni delle norme relative all’obbligo di pagamento preventivo del pedaggio inerente all’utilizzo di un’infrastruttura stradale
Il requisito di proporzionalità previsto dalla Direttiva 1999/62/CE osta ad un regime sanzionatorio che prevede l’irrogazione di un’ammenda o di una sanzione pecuniaria di importo forfettario per tutte le violazioni, indipendentemente dalla loro natura e dalla loro gravità, delle norme relative all’obbligo di pagamento preventivo del pedaggio inerente all’utilizzo di un’infrastruttura stradale, ivi incluso qualora tale regime offra la possibilità di essere esonerati dalla responsabilità amministrativa a carattere penale pagando un onere compensativo di importo forfettario
Trasporti su strada. La Corte di Giustizia si pronuncia sulla nozione di “sede di attività del datore di lavoro da cui il conducente dipende”
La nozione di “sede di attività del datore di lavoro da cui il conducente dipende” designa un luogo a partire dal quale il conducente interessato effettua di regola il suo servizio e al quale ritorna al termine dello stesso, nell’ambito del normale espletamento delle sue mansioni e senza seguire particolari istruzioni al riguardo
La Corte di Giustizia si pronuncia sulla normativa nazionale che dichiara l’opponibilità al “passeggero vittima” della nullità del contratto di assicurazione risultante da una falsa dichiarazione dolosa resa da quest’ultimo al momento della sua conclusione
La Direttiva 2009/103/CE osta ad una normativa nazionale che consente di opporre al passeggero di un veicolo coinvolto in un incidente stradale, che ne è vittima, e qualora quest’ultimo sia anche il contraente dell’assicurazione, la nullità del contratto di assicurazione della responsabilità civile auto risultante da una falsa dichiarazione di quest’ultimo, resa al momento della conclusione di detto contratto, in merito all’identità del conducente abituale del veicolo in questione
Veicoli usati. La Corte di Giustizia sia pronuncia sull’applicazione di aliquote di imposizione diverse a seconda della data di immatricolazione di un veicolo
L’articolo 110 TFUE osta a che, alla data di immissione in consumo in uno Stato membro di un veicolo immatricolato per la prima volta in un altro Stato membro, una tassa sui veicoli sia calcolata secondo le norme applicabili a tale data, laddove una versione precedente della disciplina relativa a tale tassa, che comporterebbe l’applicazione di una tassa inferiore e di cui hanno potuto beneficiare i veicoli simili aventi le stesse caratteristiche rilevanti del veicolo in questione ma immatricolati per la prima volta nel primo Stato membro, era in vigore al momento della prima immatricolazione del suddetto veicolo, se, e nella misura in cui, l’importo della tassa riscossa sul medesimo veicolo importato supera quello del valore residuo della tassa che è incorporato nel valore dei veicoli nazionali simili presenti sul mercato nazionale dei veicoli usati
Trasporti su strada. La Corte di Giustizia sia pronuncia sulla nozione di “percorso di linea che non supera i 50 chilometri”
La nozione di “percorso di linea che non supera i 50 chilometri” corrisponde all’itinerario stabilito dall’impresa di trasporto, non superiore a tale distanza, che il veicolo in questione deve percorrere su strada per collegare un punto di partenza ad un punto di arrivo e per servire, se del caso, fermate intermedie preventivamente stabilite, al fine di effettuare il trasporto di passeggeri nell’ambito del servizio regolare cui è adibito