Il settore ferroviario al tempo del coronavirus. Il mandato al Consiglio per introdurre norme temporanee supplementari

In data 9 settembre 2020, il Consiglio dell’Unione europea ha concordato un mandato relativo alla proposta della Commissioneche mira a dare agli Stati Membri la possibilità di aiutare il settore ferroviario riducendo taluni oneri per l’infrastruttura a carico delle società, garantendo al contempo rimborsi tempestivi ai fornitori.

Presentata in data 19 giugno 2020, la proposta trova la sua ratio nel fatto che, a causa della recente pandemia di coronavirus, il trasporto ferroviario di passeggeri e di merci su rotaia è diminuito notevolmente, provocando forti perdite per le imprese del settore che, pertanto, hanno bisogno di assistenza finanziaria. Di conseguenza, il progetto di regolamento garantisce agli Stati Membri una discrezionalità temporanea per quanto riguarda l’applicazione delle norme sulla riscossione dei canoni dovuti dalle imprese ferroviarie ai sensi della Direttiva 2012/34/UE che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico.

Più particolarmente, gli Stati Membri possono autorizzare i gestori dell’infrastruttura a ridurre, rinunciare o differire il pagamento dei canoni di accesso sulla base dei segmenti di mercato, quali il trasporto di passeggeri o di merci, in modo trasparente, oggettivo e non discriminatorio. Gli Stati Membri, inoltre, possono autorizzare i gestori dell’infrastruttura a rivalutare la capacità dei segmenti di mercato di sopportare eventuali coefficienti di maggiorazione, nonché a non imporre canoni di prenotazione per la capacità assegnata ma non utilizzata durante il periodo di riferimento.

Le norme temporanee si applicano dal 1º marzo al 31 dicembre 2020, e sono prorogabili mediante atti delegati della Commissione. La decisione in merito all’attuazione delle deroghe spetta agli Stati Membri, i quali devono notificare tutte le misure adottate alla Commissione, che a sua volta deve rendere pubbliche tali informazioni.

Marco Stillo

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