Il Parlamento europeo ha approvato le nuove norme che modificano la legislazione UE in materia di antidumping e antisovvenzioni

In data 15 novembre 2017, il Parlamento europeo ha approvato le modifiche alla normativa europea in materia di antidumping e antisovvenzioni. Le modifiche erano state proposte dalla Commissione nel novembre 2016, ed erano già state oggetto di un accordo nell’ottobre 2017.

Le nuove disposizioni prevedono un nuovo metodo di calcolo del dumping nelle inchieste antidumping riguardanti le importazioni da Paesi membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) quando le distorsioni a livelli di prezzi e di costi sono dovute all’intervento dello Stato. Sono inoltre previste disposizioni transitorie per le misure di difesa commerciale già esistenti e le inchieste in corso, nonché modifiche legislative riguardanti la metodologia delle inchieste sulle sovvenzioni concesse dai Governi dei Paesi terzi, che conferiscono ai propri produttori esportatori un vantaggio sleale e danneggiano i produttori dell’UE.

La nuova metodologia di calcolo del dumping terrà conto, per la prima volta, degli standard sociali e ambientali, che contribuiranno alla valutazione nel contesto della difesa commerciale. In particolare, nel caso in cui la Commissione debba scegliere tra diversi Paesi opportunamente rappresentativi, con livelli di sviluppo economico analoghi a quello del Paese esportatore sotto inchiesta, per la selezione verrà preso in considerazione il livello di protezione sociale e ambientale nel Paese opportunamente rappresentativo.

Le modifiche proposte non impongono nessun onere aggiuntivo all’industria dell’Unione per il ricorso agli strumenti di difesa commerciale, in quanto sarà compito della Commissione svolgere il lavoro supplementare volto a stabilire se sono in atto distorsioni significative in un particolare Paese. Al momento di chiedere l’apertura di un’inchiesta antidumping l’industria dell’Unione potrà invocare le relazioni dettagliate della Commissione a livello di Paese e di settore in quanto prova dell’esistenza delle distorsioni.

Le nuove norme entreranno in vigore dopo che il Consiglio le avrà formalmente approvate e saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE.

 

Sara Capruzzi

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