Il Parlamento europeo approva la revisione delle norme sui trasporti su strada
In data 4 aprile 2019, il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulle norme sul distacco dei conducenti (317 voti favorevoli, 302 contrari e 14 astensioni), sui periodi di riposo dei conducenti (394 voti favorevoli, 236 contrari e 5 astensioni) e su una migliore applicazione delle norme in materia di cabotaggio (371 voti favorevoli, 251 contrari e 13 astensioni).
Secondo il Commissario per il Trasporto, Violeta Bulc, si tratta di “… una serie di importanti riforme legislative per il settore stradale, parte del pacchetto di mobilità dell’UE, che sono essenziali per migliorare le condizioni di lavoro, ridurre gli oneri amministrativi e per garantire un’autentica parità di condizioni per gli autotrasportatori e garantire una rete logistica più efficiente per sostenere la nostra economia…”.
Il primo gruppo di norme si propone di agevolare i lavoratori distaccati nel settore dei trasporti, evitando il peso burocratico causato dai diversi approcci nazionali e garantendo ai conducenti un’equa remunerazione. Tali norme dovrebbero essere applicate al cabotaggio e alle operazioni di trasporto transfrontaliero, escludendo però il transito e le operazioni bilaterali con un carico o scarico supplementare in ogni direzione.
Il secondo gruppo di norme impone alle imprese di organizzare i loro orari in modo che i conducenti possano tornare a casa a intervalli regolari (almeno ogni 4 settimane), al fine di garantire loro migliori condizioni di riposo.
Infine, l’attuale limite per il numero complessivo delle operazioni di cabotaggio verrebbe sostituito con un limite temporale di 3 giorni al fine di individuare i casi di violazione delle norme da parte dei trasportatori stradali. Verrebbe introdotta la registrazione dei passaggi di frontiera tramite i tachigrafi e, onde evitareil cosiddetto “cabotaggio sistematico”, dovrebbe essere previsto un “periodo di riposo” per i veicoli di 60 ore, da trascorrere nel paese d’origine prima di poter dirigersi verso un altro cabotaggio.
Sara Capruzzi