Il nuovo meccanismo per collegare l’Europa 2021-2027

In data 11 marzo 2021, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla seconda edizione del meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF), il programma europeo che, attraverso un budget pari a circa 33,7 miliardi di euro nell’ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione per il periodo 2021-2027, sosterrà gli investimenti nelle reti infrastrutturali europee dei trasporti, dell’energia e del digitale al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal europeo e dal c.d. “decennio digitale”.

Più particolarmante, per quanto riguarda il settore dei trasporti il CEF promuoverà le reti interconnesse e multimodali per sviluppare e ammodernare le infrastrutture ferroviarie, stradali, marittime e di navigazione interna, dando priorità all’ulteriore sviluppo delle rete centrale transeuropea di trasporto (Trans-European Transport Network, TEN-T) e garantendo che, nel caso in cui venga adattata per migliorare la mobilità militareall’interno dell’Unione, l’infrastruttura in questione sia compatibile con il duplice uso, soddisfacendo esigenze sia civili che militari. 

Per quanto riguarda il settore dell’energia, invece, il CEF, da un lato, contribuirà a raggiungere un mercato efficiente e competitivo, accrescendo l’interoperabilità transfrontaliera ed intersettoriale delle reti energetiche ed agevolando la decarbonizzazione e la cooperazione tra gli stakeholders e, dall’altro, destinerà finanziamenti per i progetti transfrontalieri nel campo della produzione di energia rinnovabile. 

Per quanto riguarda il settore digitale, infine, il CEF contribuirà allo sviluppo e alla diffusione di infrastrutture digitali transfrontaliere innovative, sicure e sostenibili che consentano lo sviluppo delle reti e dei servizi digitali, dotando i principali assi di trasporto di una connettività ad alta velocità di modo che i cittadini possano usufruire di servizi più efficienti.

L’accordo dovrà essere presentato al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) per l’approvazione, per poi entrare in vigore, una volta adottato formalmente dal Consiglio e dal Parlamento, il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, applicandosi retroattivamente dal 1o gennaio 2021.

Marco Stillo

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