Il Consiglio dell’UE ha prorogato di sei mesi le sanzioni economiche contro la Russia
In data 28 giugno 2017, a seguito dell’aggiornamento tra il presidente francese Macron e la cancelliera tedesca Merkel al Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 circa l’attuazione degli accordi di Minsk, il Consiglio dell’Unione europea ha prorogato le sanzioni economiche contro la Russia per un periodo di sei mesi, fino al 31 gennaio 2018.
Tali sanzioni rientrano nell’ambito delle misure restrittive imposte dall’Unione europea in risposta all’annessione illegale della Crimea e alla deliberata stabilizzazione dell’Ucraina.
Le sanzioni riguardano settori specifici dell’economia russa, ossia il settore finanziario, dell’energia, della difesa e dei beni a duplice uso. In particolare, esse:
- limitano l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’UE da parte di cinque grandi enti finanziari russi di proprietà dello Stato e delle loro filiali controllate a maggioranza stabilite al di fuori dell’UE, nonché di tre grandi società russe attive nel settore energetico e di tre operanti in quello della difesa;
- impongono un divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi;
- stabiliscono un divieto di esportazione dei beni a duplice uso per scopi militari o per utilizzatori finali militari in Russia; e
- limitano l’accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio.
Davide Scavuzzo