Il Consiglio dell’UE ha adottato nuove norme sulla sicurezza dei droni
Il 26 giugno 2018 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un nuovo regolamentorecante regole comuni nel settore dell’aviazione civile che introduce misure aggiornate in materia di sicurezza aerea comprendenti un mandato riveduto per l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) e le prime norme in assoluto a livello europeo per i droni civili di tutte le dimensioni. Il Parlamento europeo aveva approvato in data 12 giugno 2018 l’accordo provvisorio in tale materia raggiunto a novembre 2017 tra i negoziatori del Consiglio e del Parlamento con 558 voti favorevoli, 71 contrari e 48 astensioni.
I droni sono velivoli senza pilota inizialmente sviluppati per usi militari ma oggi molto diffusi per svariati scopi civili. I droni pesanti, vale a dire quelli che pesano più di 150 kg, sono soggetti alle norme generali sull’aviazione dell’Unione europea. I droni leggeri, viceversa, sono regolati a livello nazionale, ciò rende meno sicuro il loro utilizzo e più difficoltoso il commercio in un settore che tra dieci anni potrebbe rappresentare il 10% del mercato europeo dell’aviazione nel suo complesso.
Le nuove norme sono intese per applicarsi a tutte le componenti del drone e mirano ad assicurare il rispetto di sicurezza, privacy e ambiente da parte sia degli operatori che dei produttori. Secondo le nuove regole, già dalla fase di progettazione i droni dovrebbero essere sviluppati in modo che il loro utilizzo non metta a repentaglio le persone. Il drone dovrà essere dotato di caratteristiche specifiche come l’atterraggio automatico o sistemi anticollisione in base al rischio ad esso connesso.
Gli operatori di droni potranno essere tenuti a frequentare appositi corsi di formazione poiché avranno l’obbligo di essere a conoscenza di tutte le regole in vigore e in grado di operare in sicurezza. Ad eccezione degli operatori di droni più piccoli, tutti gli altri dovranno essere iscritti in registri nazionali e i loro droni dovranno essere contrassegnati così da facilitarne l’identificazione in caso di incidente.
La Commissione, in collaborazione con l’AESA, elaborerà norme più dettagliate a livello UE per regolamentare il settore, ad esempio stabilendo i limiti massimi di altitudine e distanza per il volo dei droni o quali operazioni e quali tipi di droni dovranno essere certificati in base al rischio che comportano. Queste norme determineranno altresì quali operatori dovranno seguire una formazione supplementare ed essere registrati e quali droni dovranno essere dotati di dispositivi supplementari di sicurezza.
Le nuove regole adottate dal Consiglio aggiornano anche la legislazione UE sulla sicurezza aerea rafforzando la cooperazione tra l’AESA e le autorità nazionali sulla valutazione dei rischi in relazione al sorvolo delle zone di conflitto ed assegnano alla Commissione il compito di elaborare nuove norme per ottenere in tempo reale i dati dai registratori di volo (“scatola nera”) in caso di emergenza di un aeromobile, così da accelerare gli interventi di emergenza.
Il nuovo regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, prevista entro la fine di luglio.
Davide Scavuzzo