I nuovi partenariati europei nel settore trasporti

In data 23 febbraio 2021, la Commissione ha proposto di istituire 10 nuovi partenariati europei tra l’Unione, gli Stati Membri e/o l’industria al fine di accelerare la transizione verso un’Europa verde, climaticamente neutra e digitale e migliorare la resilienza e la competitività dell’industria europea, realizzando così gli obiettivi previsti dal Green Deal europeo.

Parte di Orizzonte Europa, i partenariati europei mirano a fronteggiare alcune delle sfide più urgenti per l’Unione attraverso iniziative congiunte che, mobilitando risorse pubbliche e private, contribuiscono ad una migliore gestione degli investimenti riducendo la frammentazione del panorama europeo in materia di ricerca e innovazione. Più particolarmente, l’Unione erogherà circa 10 miliardi di euro di finanziamenti, che saranno affiancati da un importo almeno equivalente di investimenti messi a disposizione dai partner, ciò che, a sua volta, dovrebbe mobilitare le ulteriori risorse necessarie per creare effetti positivi a lungo termine sull’occupazione, sull’ambiente e sulla società.

Per quanto riguarda il settore trasporti, sono previsti tre partenariati specifici.

In primo luogo, un partenariato nel settore dell’aviazione pulita che mira, da un lato, ad accelerare lo sviluppo di soluzioni di ricerca e innovazione rivoluzionarie e, dall’altro, a sviluppare la prossima generazione di aeromobili a basse emissioni di carbonio ultra-efficienti. In questo modo, una maggiore competitività ed occupazione nel settore dell’aviazione contribuiranno a ridurre le emissioni nette di gas serra di non meno del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

In secondo luogo, un partenariato nel settore ferroviario che, nel solco dell’Anno europeo delle ferrovie, l’iniziativa della Commissione volta ad incoraggiare e sostenere l’impegno dell’Unione, degli Stati Membri e di molteplici stakeholders per incrementare la quota di passeggeri e merci trasportati su ferrovia, accelererà la diffusione di tecnologie innovative in modo da realizzare una trasformazione profonda del sistema  e favorire una diffusione del relativo  mercato fino al 75% entro il 2030.

Infine, un partenariato per la ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo, che mira ad accelerarne la trasformazione tecnologica per allinearla all’era digitale e a sostenere la competitività e la ripresa del settore dell’aviazione europeo a seguito della crisi del coronavirus, aumentandone la flessibilità ed incoraggiando un sempre maggiore impiego di velivoli senza pilota. L’iniziativa fa seguito alla proposta della Commissione di aggiornare il quadro normativo del cielo unico europeo per tener conto degli obiettivi del Green Deal europeo fissando rotte più sostenibili ed efficienti e riducendo le emissioni di CO2 di un massimo del 10%.

Marco Stillo

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