Continuano le sanzioni UE contro l’Egitto

L’Unione europea ha deciso di estendere ulteriormente le misure restrittive nei confronti di determinati soggetti e istituzioni in ragione dell’attuale situazione in Egitto. Tra i numerosi soggetti destinatari di tali misure vi è l’ex presidente dell’Egitto Hosni Mubarak, tre dei suoi figli e una nuora, indagati dalle autorità egiziane per distrazione di fondi pubblici sulla base della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

La competenza dell’Unione europea circa l’adozione di tali sanzioni fu contestata, nel 2015, dai figli dell’ex presidente dinanzi la Corte di giustizia dell’Unione europea. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che l’Unione europea, collaborando con le autorità egiziane per la restituzione dei beni pubblici sottratti, fosse legittimata ad imporre misure restrittive. Nello specifico la Corte di giustizia ha riconosciuto che tali sanzioni sono proporzionate e soprattutto non lesive dei diritti fondamentali dei richiedenti, quali il diritto alla proprietà, la libertà d’impresa e il diritto di difesa.

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