Brexit: problemi in vista per l’industria automobilistica

Secondo l’Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA), la Brexit potrebbe danneggiare la competitività del settore automobilistico, che rappresenta il 6,5% del PIL dell’UE e impiega circa 12,2 milioni di cittadini in tutta l’Unione.

L’ACEA è uno dei principali gruppi di lobbying per l’industria dell’automobile nell’Unione Europea e rappresenta 15 produttori europei di automobili, furgoni, autocarri e autobus: il gruppo BMW, DAF Trucks, Daimler, Fiat Chrysler Automobiles, Ford Europe, Hyundai Motor Europe, Iveco, Jaguar Land Rover, il gruppo Opel, il gruppo PSA Peugeot Citroën, il gruppo Renault, Toyota Motor Europe, il gruppo Volkswagen, Volvo Cars e il gruppo Volvo.

Il Segretario generale dell’ACEA, Erik Jonnaert, ha avvertito che, poiché le industrie dell’automobile europea e britannica sono strettamente integrate, ogni cambiamento di tale integrazione avrà quasi sicuramente un impatto negativo sia per i costruttori che svolgono la propria attività nell’Unione o nel Regno Unito, sia per l’economia generale della stessa Unione. Attualmente, infatti, l’Unione Europea è il principale partner commerciale del Regno Unito: più della metà delle auto e il 90% dei veicoli commerciali prodotti nel Regno Unito sono venduti in Europa, mentre sette auto su dieci vendute nel territorio britannico provengono dall’Unione.

La produzione automobilistica è complessa: un solo veicolo consta di circa 30.000 parti e una singola parte di un veicolo può essere composta da più di 30 componenti e passare per più di cento processi produttivi per diventare un prodotto finito, attraversando più di 15 Paesi europei.

Secondo Jonnaert, i rischi principali della Brexit includono, tra l’altro, l’introduzione di dazi e di costose procedure doganali di import-export. I dazi doganali relativi alle automobili potrebbero ammontare al 10%, quelli per i veicoli commerciali tra il 10% e il 22% e quelli per la componentistica potrebbero raggiungere il 3-4%.

Di conseguenza, l’ACEA, insieme all’Associazione europea dei fornitori del settore automobilistico (European Association of Automotive Suppliers, CLEPA) auspicano un accesso al mercato senza dazi e ulteriori ostacoli e un quadro normativo chiaro e stabile dopo la Brexit.

 

Davide Scavuzzo

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