Aviazione civile. La valutazione della Commissione sul Regolamento per la segnalazione degli eventi
In data 17 febbraio 2021, la Commissione ha pubblicato una valutazione sul cosiddetto “Regolamento per la segnalazione degli eventi” al fine di valutare se i suoi obiettivi siano stati raggiunti.
Il Regolamento per la segnalazione degli eventi è stato introdotto nel 2015 al fine di migliorare la sicurezza del settore aereo garantendo che le informazioni relative all’aviazione civile siano segnalate, raccolte, registrate, protette, scambiate, diffuse ed analizzate. Analizzando il periodo 2015-2019, pertanto, il documento confronta le aspettative iniziali con la situazione attuale, e valuta se il Regolamento abbia effettivamente contribuito a ridurre il numero di incidenti aerei e i relativi decessi alla luce della sua continua rilevanza, efficacia, consistenza, coerenza con le altre normative pertinenti nonché del valore aggiunto di un intervento a livello europeo.
Secondo la valutazione, il Regolamento è riuscito a migliorare la segnalazione degli eventi tra gli stakeholders e l’Unione in termini di percentuali di segnalazioni, completezza e quantità di dati rilevanti per la sicurezza disponibili e protezione degli informatori. Il Regolamento, inoltre, si è rivelato efficace nel portare molti più vantaggi che costi, e continua ad essere rilevante anche alla luce dei recenti sviluppi nel settore dell’aviazione quali, tra gli altri, il rapido aumento delle operazioni senza pilota nonché le crescenti minacce in materia di sicurezza informatica. I dati disponibili, infine, mostrano una diminuzione del numero di incidenti da quando il Regolamento è entrato in vigore.
Benché i risultati siano promettenti, tuttavia, la valutazione ha rivelato che l’attuazione del Regolamento ha dato luogo ad alcune conseguenze inaspettate in termini di aumento del carico di lavoro tanto per le organizzazioni quanto per le autorità competenti. Inoltre, sono state riscontrate alcune difficoltà per quanto riguarda l’attuazione delle disposizioni relative alla “cultura giusta” e la conclusione di accordi di cooperazione tra le autorità pubbliche e giudiziarie competenti nella maggior parte degli Stati Membri.
Marco Stillo