Aumentano le importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti all’Unione Europea
Dopo l’incontro tra il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Junckere il Presidente americano Donald Trump lo scorso luglio a Washington, è stata concordata una dichiarazione congiunta nella quale viene espressa la volontà di rafforzare la cooperazione strategica UE-USA in materia di energia, in particolare per quanto riguarda gli scambi di gas naturale liquefatto, o GNL.
Al fine di diversificare le sue fonti energetiche, l’Unione Europea ha cofinanziato o si è impegnata a cofinanziare progetti infrastrutturali per il GNL per un valore di oltre 638 milioni di euro. L’Unione dispone di 150 miliardi di metri cubi di capacità inutilizzata ai quali se ne aggiungeranno ulteriori 15 miliardi entro il 2021. Questa capacità potrebbe essere utilizzata per assorbire maggiori importazioni di GNL anche dagli Stati Uniti in presenza delle giuste condizioni di mercato e di prezzi competitivi.
Gli Stati Uniti dispongono attualmente di una capacità di liquefazione pari a 28 miliardi di metri cubi e prevedono di aggiungere altri 80 miliardi di metri cubi entro il 2023. Tuttavia, al fine di favorire le esportazioni verso l’UE, oltre a prezzi competitivi, è necessario eliminare alcune restrizioni normative statunitensi che prevedono la necessità di un’autorizzazione preliminare per le esportazioni verso l’UE, mentre l’UE non pone alcuna particolare barriera non legata al mercato per il gas naturale proveniente dagli Stati Uniti.
Dalla prima spedizione di GNL dagli Stati Uniti a inizio 2016, l’Unione ha ricevuto oltre 40 carichi pari a circa 2,8 miliardi di metri cubi di GNL americano.
L’eliminazione delle restrizioni potrà favorire l’aumento delle importazioni di GNL nell’UE che l’Agenzia internazionale per l’energia prevede in aumento di quasi il 20% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2016.
Un gruppo di lavoro esecutivo formato da rappresentanti UE ed U.S.A. è stato costituito al fine di promuovere l’attuazione di quanto concordato nella dichiarazione congiunta.
Davide Scavuzzo