Luglio, 2020
Progetti chiave nel settore trasporti. I nuovi investimenti europei per la ripresa economica
Al fine di sostenere la ripresa economica in tutti gli Stati Membri, in data 16 luglio 2020 la Commissione ha deciso di investire quasi 2 miliardi di euro in 140 progetti chiave nel settore dei trasporti, selezionati per il finanziamento tramite due inviti a presentare proposte competitive pubblicati ad ottobre 2019 e a novembre 2019.
I nuovi progetti, che saranno finanziati tramite il meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF) sotto forma di sovvenzioni, con tassi di cofinanziamento diversi a seconda del tipo di progetto, contribuiranno a costruire i collegamenti di trasporto mancanti in tutto il continente, a promuovere il trasporto sostenibile e a creare posti di lavoro, realizzando così gli obiettivi del Green Deal europeo.
Più particolarmante, tra i progetti approvati i) 55 riguardano le infrastrutture ferroviariesulla rete centrale transeuropea di trasporto (Trans-European Transport Network, TEN-T), per un investimento totale pari a circa 1,6 miliardi di euro, ii) 19 favoriscono il passaggio a combustibili più ecologici, ad esempio tramite la conversione delle navi in modo da poter funzionare a gas naturale liquefatto (GNL) o l’installazione delle relative infrastrutture nei porti, e iii) 9 contribuiranno ad un sistema ferroviario interoperabile nell’Unione e all’operatività ininterrotta dei treni in tutto il continente tramite il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (European Rail Traffic Management System, ERTMS). Inoltre, saranno realizzate infrastrutture per combustibili alternativi, in particolare tramite l’installazione di circa 17.000 punti di ricarica sulla rete stradale.
Una volta che gli Stati Membri avranno approvato i progetti selezionati, la Commissione adotterà le decisioni formali di finanziamento, dopodiché l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (Innovation and Networks Executive Agency, INEA)firmerà le convenzioni di sovvenzione con i beneficiari al più tardi entro gennaio 2021.
Marco Stillo
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